Cane meticcio beagle x bassethound, maschio 7 mesi.
Problema comportamentale:
il cane è inviato dal medico veterinario curante in quanto ingestibile durante la visita, reattivo fino all’aggressività. La proprietaria riferisce che a casa è molto distruttivo, non si controlla. In passeggiata è ingestibile e non risponde.
Riabilitazione:
proprietaria con comportamentalista. Terapia cognitivo-comportamentale, manipolazioni.
Punti di forza:
cane molto recettivo, attento alla proprietaria, signora molto motivata, dedica a Romeo tutto il tempo necessario.
Obiettivi raggiunti dopo 30 giorni:
la proprietaria conduce tranquillamente il cane per la strada, Romeo risponde al richiamo, in casa è diventato tranquillo. Non ha più distrutto nulla. Si fa manipolare, sa indossare la museruola.
Mezzi di contenimento utilizzati:
guinzaglio + collare di nylon + capezzina.
Terapia farmacologica: no.
Cane meticcio molossoide, taglia grande, femmina sterilizzata, 2 anni.
Problema comportamentale:
la cagna è stato adottata da un rifugio dove è stato portato in seguito a sequestro per maltrattamento. Si sa che per un anno è stata legata sempre a catena e lasciata a se stessa. Non si conosce il suo livello di socializzazione intra ed interspecifico. Ha ringhiato al vicino di casa subito dopo essere arrivata. E’ molto reattiva con gli altri cani, abbaia furiosamente ad un cane del vicinato. La padrona non riesce a condurla in passeggiata, perché è troppo possente, quindi questo li limita, perché Lulù deve uscire solo quando c’è il marito.
Richiesta:
inserirla correttamente nel nuovo contesto familiare, raggiungere una gestione di base corretta e in sicurezza.
Riabilitazione:
proprietari con comportamentalista. Regole gestionali, manipolazioni, abitudine alla museruola, interazioni controllate con altri cani.
Punti di forza:
cane socievole con le persone, apparentemente già abituato a stare in casa.
Obiettivi raggiunti dopo 60 giorni:
la proprietaria conduce tranquillamente il cane per la strada, Lulù risponde al richiamo, in casa è molto corretta. Si fa manipolare, sa indossare la museruola.Non abbaia più al cane del vicinato. La cagna resta reattiva con gli altri cani, le interazioni libere vanno controllate con la museruola almeno nei primi tempi, dove possibile va condotta in passeggiata con altri soggetti tranquilli.
Mezzi di contenimento utilizzati:
guinzaglio + collare di nylon + capezzina.
Cane meticcio di circa 6 mesi,15 kg.
Problema comportamentale:
il cane, adottato tardivamente da zona di campagna, è spaventatissimo alla vista delle persone e dei cani, inoltre reagisce a qualsiasi stimolo sconosciuto.
E’ impossibile condurlo in passeggiata, va nel panico, abbaia contro tutti.
Abbaia anche contro tutto ciò che passa davanti al suo cancello.
Indisciplinato (salta addosso, salta con le zampe sul tavolo, cerca di infilarsi in auto, ecc..)
Riabilitazione inizale:
solo con comportamentalista.
Obiettivi raggiunti dopo 15 giorni:
il cane passeggia tranquillo per la strada, occasionalmente scatta per uno stimolo sonoro improvviso.Non abbaia più verso le persone. Mantiene una certa reattività quando lo stimolo è un cane che abbaia molto vicino, ma è controllabile.
Se entrano persone in ambulatorio, non abbaia, purchè ignorato.
Gioca con un cane conosciuto (femmina) è più curioso verso gli altri cani.
Ha acquisito la conoscenza comandi di base ( seduto, terra, resta, aspetta).
In auto si comporta correttamente, non abbaia, però se non è legato tende a saltare oltre il sedile. Gigio accetta di restare legato con tranquillità (es. legato a catena 3 metri in attesa di esercizio), sta seduto o si stende, non si ribella, non cerca di divincolarsi
Prosieguimento e riabilitazione:
proprietaria e comportamentalista. Terapia cognitivocomportamentale, controllo del cane in giardino e su strada, educazione al contenimento in casa, gestione iniziativa.
Obiettivi raggiunti:
cane educato in casa, abbaio contenuto in giardino e controllabile dai proprietari, superate paure in strada, non reagisce più verso gli estranei. Più socievole con i cani.
Mezzi di contenimento utilizzati:
guinzaglio + collare di nylon.
Terapia farmacologica:
nessuna
Gatto meticcio maschio, 2 anni.
Problema comportamentale:
iperestesia felina con attacchi frequenti che alla proprietaria sembrano crisi convulsive. Lento il ritorno alla normalità, occorrono ore.
La condizione si sta aggravando nell’ultimo periodo
Terapia ambientale/comportamentale:
gestione ambientale, controllo degli stimoli scatenanti.
Obiettivi raggiunti:
risoluzione delle crisi,nessuna restrizione territoriale del gatto.
Terapia farmacologica:
sì.
Cane meticcio di circa 1 anno. Rinuncia di proprietà, in attesa di adozione
Problema comportamentale:
il cane, proveniente da una zona di campagna, non ha ricevuto una normale socializzazione da cucciolo e presenta reattività spiccata contro stimoli in movimento quali automobili, biciclette, persone che corrono; reattività eccessiva verso i cani; scarsa disciplina generale (saltare addosso, non aspettare ai comandi, nessuna conoscenza dei comandi di base).
Riabilitazione inizale:
con comportamentalista, esposizione controllata e controcondizionamento.
Obiettivi raggiunti dopo 15 giorni:
il cane passeggia tranquillo per la strada, occasionalmente tenta di scattare verso un’auto/bici (miglioramento del 90%); la reattività è nulla se il cane passeggia in marciapiedi larghi, con l’interposizione del conduttore tra cane e auto/bici.
Una certa reattività permane quando lo stimolo è molto vicino (es. strade senza marciapiede).
Miele si mostra socievole nell’incontro in passeggiata con altri cani, legati e liberi; mantiene una certa reattività con abbaio verso cani che abbaiano oltre le cancellate, mentre ha un comportamento quasi sempre corretto se i cani oltre la cancellata lo guardano, senza reagire.
Ha acquisito la conoscenza comandi di base (seduto, terra, resta, aspetta). In auto si comporta correttamente, non abbaia, però se non è legato tende a saltare oltre il sedile.
Quando è frustrato o stanco per eccessivo lavoro mentale, tende ad aprire la bocca e a mordere a bocca aperta (senza stringere) le mani o il guinzaglio.
Miele accetta di restare legato con tranquillità (es. legato a catena 3 metri in attesa di esercizio), sta seduto o si stende, non si ribella, non cerca di divincolarsi.
Mezzi di contenimento utilizzati:
guinzaglio + collare di nylon.
Terapia farmacologica:
nessuna.
Consigli per l'adozione:
cane adatto ad ambiente poco stimolante, come casa di periferia con giardino o di campagna.
Da condurre in passeggiata con regolarità, ma dove non ci sia una stimolazione troppo alta, almeno per le prime settimane. Condurre con collare normale e guinzaglio di 1,5 metri. Mantenere quotidianamente esercizio sui comandi di base per alcuni minuti. Il cane è socializzato agli altri cani, quindi si consiglia di mantenere approcci almeno settimanali con altri cani (in passeggiata insieme, libero in parchi, ecc..)
Adottato da coppia con casa con giardino in periferia.
Cane husky x pastore tedesco 4 mesi femmina.
Problema comportamentale:
Milù trascorre molto tempo da sola, per problemi contingenti di lavoro dei proprietari che si protrarranno per altri due mesi. E’ molto distruttiva sia in casa sia in giardino, morde insistentemente per gioco soprattutto il proprietario. Non ha possibilità di socializzazione intraspecifica, è timorosa su alcuni stimoli esterni, abbaia contro le persone.
Terapia comportamentale:
In questo caso si tratta solo di problemi educativi del cucciolo, tuttavia il problema contingente è il fatto che per due mesi i proprietari non potranno occuparsi di lei e si rischia di perdere tutti i vantaggi di facilitazione sociale ed ambientale del periodo di socializzazione. Ciò potrebbe diventare problematico, vista anche la tipologia di cane e la taglia che raggiungerà da adulto E’ quindi necessario attivarsi immediatamente per impostare l’educazione di base.
Asilo del cucciolo:
Milù viene in ambulatorio mezza giornata ( o mattino o pomeriggio) almeno 4 volte a settimana,mentre i proprietari vanno al lavoro. Socializza con gli altri cani e con le persone. Riceve tutta l’educazione di base. Viene condotta in passeggiata.
Obiettivi raggiunti dopo 2 mesi:
cagna estremamente obbediente, ricettiva a tutti gli insegnamenti, ottima socializzazione con gli altri cani e con le persone. Ottima capacità di contenimento e di controllo (manipolazioni, legata a catena temporanea, a cuccia su richiesta, ecc..). La cagna dimostra un’altissima capacità di apprendimento.
Cane sheba maschio di 1 anno, 11,5 kg.
Problema comportamentale:
cane che non risponde molto al proprietario in alcune situazioni, ha presentato alcune lievi reazioni aggressive verso familiari; il proprietario vuole ottenere un maggior controllo generale sul cane.
Riabilitazione:
proprietaria con comportamentalista. Terapia cognitivo-comportamentale, manipolazioni.
Punti di forza:
buona socializzazione, proprietario che dedica molto tempo al cane
Obiettivi raggiunti dopo 20 giorni:
il cane risponde al richiamo, tranquillo in casa, assenti reazioni aggressive, si fa manipolare, è molto più attento verso il proprietario.
Ha acquisito la conoscenza comandi di base (seduto, terra, resta, aspetta)
In auto si comporta correttamente. Sa indossare la museruola.
Corretto il passeggiata come condotta e come gestione degli stimoli animati ed inanimati).
Mezzi di contenimento utilizzati:
guinzaglio + collare di nylon.
Terapia farmacologica: no.
Gatto meticcio maschio, 1 anno alla visita.
Problema comportamentale:
iperestesia felina con attacchi frequenti alla coda che rischia di lesionarsi; eccitazione eccessiva nei confronti dei proprietari che può sfociare in aggressività.
La condizione si sta aggravando con la crescita
Terapia ambientale/comportamentale:
gestione ambientale, controllo degli stimoli scatenanti.
Punti di forza:
buona socializzazione, proprietario che dedica molto tempo al cane
Obiettivi raggiunti:
risoluzione delle crisi, accesso al giardino, stabilizzazione nel giro di circa 6 mesi.
Terapia farmacologica:
sì.
Cane bassotto maschio, 10 mesi alla visita
Problema comportamentale:
ha iniziato ad aggredire, nel contempo è insicuro, mostra tanti rituali di richiesta d’attenzione; ha fatto un percorso con educatore, ma è stato inefficace.
Terapia ambientale/comportamentale:
gestione ambientale, controllo degli stimoli scatenanti.
Obiettivi raggiunti:
risoluzione del problema, i proprietari sono stati molto efficaci nel cambiamento che è stato rapido,circa 2 mesi.
Terapia farmacologica:
no.
Bracco tedesco maschio, 6 anni alla visita.
Problema comportamentale:
il cane, adottato dal canile da poco, presenta problemi da separazione con abbaio ed ululato, agitazione
Terapia ambientale/comportamentale:
gestione ambientale, regole di controllo generale, proprietari molto efficaci e propositivi nel fare il cambiamento avvenuto in circa 2 mesi.
Obiettivi raggiunti:
il cane adesso sta in casa tranquillo per varie ore quando i proprietari sono al lavoro:
Terapia farmacologica:
no.
Gatto meticcio maschio, 3 anni alla visita.
Problema comportamentale:
grave aggressione ai proprietari, causata da stato ansioso; il gatto attacca a vista, anche da una stanza all’altra; la situazione è talmente preoccupante che la famiglia è molto spaventata, ma vuole fare di tutto per non doversi separare dal gatto
Terapia ambientale/comportamentale:
gestione ambientale, controllo degli stimoli scatenanti, modifiche degli atteggiamenti dei proprietari nei confronti del gatto.
Obiettivi raggiunti:
risoluzione delle crisi, sono trascorsi 5 anni ed il gatto è tuttora in casa con la sua famiglia ed è tranquillo.
Terapia farmacologica:
sì.
Cane meticcio maschio, 1,5 anni alla visita.
Problema comportamentale:
cane ansioso, agitato, con abbaio eccessivo, non si stacca dalla proprietaria, ha molti rituali di richiesta di attenzione, impedisce alla proprietaria di fare alcune attività casalinghe.
Terapia ambientale/comportamentale:
gestione ambientale, controllo degli stimoli scatenanti, controcondizionamento, abitudine alla calma; proprietaria molto motivata che si è impegnata a fondo nel cambiamento che ha richiesto circa 6 mesi.
Obiettivi raggiunti:
il cane è collaborativo, l’abbaio è a livelli normali, è capace di stare in giardino da solo, non è più insistente con la proprietaria.
Terapia farmacologica:
no.
Cane meticcio maschio,5 mesi alla visita.
Problema comportamentale:
i proprietari non hanno mai avuto cani; il cucciolo è molto esuberante, mordicchia eccessivamente, non si fa condurre al guinzaglio, ingerisce di tutto, non sa gestirsi con altri cani, salta addosso alle persone
Terapia ambientale/comportamentale:
gestione ambientale, educazione di base generale, insegnamento degli esercizi di base, conduzione in passeggiata, abitudine alla museruola, abitudine alle manipolazioni.
Obiettivi raggiunti:
il cane è diventato molto obbediente e composto a casa e tutti i giorni sta per ore in passeggiata al parco con i suoi proprietari e con altri cani.
Terapia farmacologica:
no
cane golden retriever femmina, 9 mesi alla visita-
Problema comportamentale:
fobia sociale ed ambientale: cagna adottata all’età di 7 mesi da un contesto di deprivazione sensoriale; è terrorizzata da tutto, va in panico sia in casa sia fuori.
Terapia ambientale/comportamentale:
gestione ambientale, abitudine ai rumori e alle persone, controllo delle interazioni da parte dei familiari e degli estranei, gestione con altri cani.
Obiettivi raggiunti:
la cagna ha avuto un miglioramento notevole in 2 mesi, esce tutti giorni in passeggiata in percorsi adatti, in casa non ha più paura, è molto socievole con le persone; i proprietari sono stati molto pazienti a rispettare i suoi tempi di adattamento, fattore essenziale per avere un miglioramento progressivo e stabile che richiederà almeno 8-12 mesi.
Terapia farmacologica:
sì
cane springer spaniel,maschio 3,5 anni alla visita.
Problema comportamentale:
Gravi aggressioni da possesso di oggetti e/o cibo verso proprietaria ed estranei (probabile componente genetica legata alla razza);attacchi imprevedibili e repentini, senza segnali di avviso da parte del cane, in condizioni diverse e non sempre controllabili, la situazione ha generato ansia nel contesto familiare ( su proprietaria e cane). Nella gestione di questo soggetto il rischio per le persone è MOLTO ALTO, si valuta anche rinuncia di proprietà.
Terapia ambientale/comportamentale:
Rigorosa gestione ambientale, regole fisse e chiare, gestione del cane solo da parte della proprietaria e della dog sitter.
Obiettivi raggiunti:
il lavoro è stato complesso, perché il cane ha provato più volte a mantenere lo schema aggressivo nel confrontarsi con le persone, tuttavia la proprietaria è stata rigorosissima nel far rispettare le regole imposte. Il cane ha dieci anni e vive tuttora sereno con la proprietaria. Terapia farmacologica:
sì